giovedì 13 dicembre 2007

Back From Statale On-The-Road (Rec. La Leggenda di Beowulf")

Tornato dopo un estenuante viaggio di UNDICI!! (11) ore tutto passato sulle statali con il fido Hastur alla guida, eccomi qui ad aggiornare Odissea.Quale nome più appropriato per descrivere il susseguirsi di innumerevoli paesini sconosciuti, per giungere finalmente all'agognata Itaca (leggi:letto:) )Cmq come promesso nel post precedenete, ecco una breve recensione di "La Leggenda di Beowulf", che ho visto recentemente al cinema:Tratto dalla prima documentazione scritta di una leggenda Nordica, Beowulf è un nuovo esperimento di Robert Zemeckis (già regista dell'innovativo ma stucchevole Polar Express) nel "motion capture" ossia una tecnica di digitalizzazione delle immagini attraverso l'applicazione di sensori sui corpi ripresi. Spinta all'ennesima potenza in questo film, fino ad essere estesa alle espressioni facciali.

(Piccolo inciso, fino a pochi anni fa la MC era utilizzata per lasciare "tracce" dei corpi "catturati" utilizzando i sensori come punti di riferimento. Su questi corpi veniva poi costruito un "corpo" che avrebbe seguito i movimenti del "mimo" attraverso i già citati sensori. Il primo esempio "famoso" fu il video Ghost di Michael Jackson.)

Devo essere sincero, in alcuni momenti del film la digitalizzazione è impressionante, specialmente per quanto riguarda i volti.Tanto da rimanere per un attimo dubbiosi se il buon Zemeckis non abbia "barato" nell'inserire i volti non digitalizzati su figure animate.Tecnicamente il film presenta ancora delle "pecche" riscontrabili nel peso degli oggetti (in alcuni casi totalmente assente, tanto da palesare la falsità di mantelli e oggetti tenuti in mano come coppe o scrigni), meno spesso nella resa dei capelli e in molte pose dei personaggi. Per il resto, almeno a livello visivo l'ho trovato eccellente.

Purtroppo questo non basta per fare un "Buon Film".

Di per sè la Leggenda di Beowulf non offre tantissimo materiale su cui lavorare, di fatto, paragonato ai protagonisti delle grandi epopee mitiche "Beowulf" non ha dalla sua un "curriculum" per così dire stracolmo di avvenimenti (pur essendo il poema in lingua anglosassone antica più lungo in termini di versi).
Ma dire che la trama sia i punto debole del film sarebbe mentire. La storia viene gestita sufficentemente bene dal regista (anche se in alcuni punti è un po' lenta, devo ammetterlo), il suo grande problema è quello di aver creato, seppur magistralemtne un ibrido che ancora non trova una collocazione precisa. Le scene di apertura sembrano mostrare uno spezzone di "Shrek", o di un bel filmato in CG di presentazione per un videogioco.
E questo impatto visivo mi gha personalmente catapultato in un mondo di avventure grafiche e sorprese per gli occhi popolato da orchi parlanti e cazzabbuboli saltellanti (facendomi anche un po' sbadigliare).Poi però ci spostiamo all'interno di questo banchetto e vediamo ubriachi che pisciano al vento, baldracche che si fanno palpeggiare, il Re che si mostra nella sua patetica figura da vecchio beone, a cui cade la tunica lasciandolo nudo di fronte alla platea. E così il film, che a primo impatto ci coglie su un registro "leggero" ci catapulta in un mondo tutto sommato crudo.Il film presenta scene di nudo parziale, linguaggi non proprio "delicati" e scene di discreto impatto orrorifico/splatter (notevole la resa di Grendell).
Poi tra improvvise esplosioni di dinamicità, e lunghi dialoghi, il film scorre tranquillamente, non privo di alcuni ammiccamenti al mondo Nerd.
A questo punto se volte un riassunto della trama dovrete chiederlo a qualcun'altro, perchè il sottoscritto si è bellamente addormentato per un buon quarto d'ora di film.
Ehhh non ce la facevo proprio più, mi cospargo il capo di cenere e passo ad una critica più "esterna".
Che cos'è esattamente Beowulf?
E' un cartone animato che si prende troppo sul serio, o è un film serio che non riesce ad esserlo fino in fondo a causa del suo "vestito" animato?Nel primo caso sarebbe strano, esistono cartoni animati che trattano temi altrettanto "maturi" ma senza lasciarci spiazzati. Perchè? perchè sanno di essere cartoni animati, non ci chiedono un "compromesso" di realismo, nè tentano mai di nascondere la loro vera natura (penso a Ghost in the Shell, Akira, Il Castello Errante di Howl, etc...).
Nel secondo caso ci troviamo di fronte ad un "errore" o quantomeno ad una speranza "disattesa" di veicolare efficacemente un film attraverso l'animazione, per lo stesso motivo di cui sopra.Beowulf non riesce ad essere Film.Per come lo si guardi è e rimarrà sempre un cartone animato.Che male c'è? si potrebbe pensare, ebbene il fatto che ad ogni virtuosismo di luci, primi piani sulle cicatrici o sui peli della barba, indugi sulle texture migliori (prima fra tutte quella delle pelle), Beowulf sembri urlare a squarciagola "Non sono un cartone animato", fallendo Ahinoi nel convincerci.

Un po' più di accettazione da parte del Film della sua natura Animata, e un po' meno di "presunzione", forse, l'avrebbero migliorato.
Onore al merito, certo, ma a Beowulf tocca la Gloria dei Caduti.
E con questo chiudo , buonanotte a tutti, e... attendo commenti :)

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