sabato 5 gennaio 2008

Son finite le feste! (Rec. "Man on the Moon")

Come dice il vecchio adagio "L'epifania, tutte le feste si porta via"

Si portasse via anche le luminarie, (che invece rimarranno appese fino a ferragosto) ci farebbe un gran favore...

Tornato da un capodanno meraviglioso, trascorso sui lidi Tarquiniesi, e da un soggiorno a roma che non poteva essere che emozionante.


Amo Roma.


Credo di avere una sorta di legame atavico con quella città, quando scendo dal treno, sento di essere....in pace.
Non so spiegarmi il perchè, forse perchè è una città che mi ricorda molti episodi belli della mia vita, forse perchè trasuda storia da ogni prospettiva, da ogni angolo, o scorcio.

Forse è una visione un po' Romantica, ma è davvero la mia città preferona :) Naturalmente a questi bellissimi 5 giorni di vacanza, ha fatto da contr'altare il viaggio di ritorno.
15 Ore signore e signori!
Ho battuto il record del viaggio lungo le statali di ritorno da Forlì.
Il buon Astaroth, che ha condiviso con me la trasumanza, ad un tratto,mentre eravamo bloccati in stazione, riparati da una bufera di neve e schiacciati tra un prete, un pazzo, e tre ragazze spagnole mi ha guardato e ha detto: "Che Odissea...mi sembra appropriato".
Non mi sento di aggiungere altro :)

Tempo di nuova recensione, oggi parlerò di un film che ho avuto modo di vedere durante il mio soggiorno romano.

"Man on the Moon"

Tema:

Signor Telemaco ci parli di Man on the Moon.

Svolgimento:
Film di Milos Forman (regista e attore Ceco) "Man on the Moon" parla della sorprendente carriera del comico americano Andy Kaufman.

Eccentrico personaggio, Kaufman, (Jim Carrey)formatosi nel sottobosco del cabaret, ottiene vicibilità grazie al produttore George Shapiro (Danny De Vito), e nel corso di una breve carriera, stroncata da una rara forma di tumore ai polmoni, guadagna un enorme successo.

Maestro nell'arte dello spiazzare il pubblico con gag improvvisate, Kauufman, era forse (come tutti i grandi artisti) troppo "avanti" per il proprio tempo.Questo non gli impedì tuttavia di conquistare il pubblico con personaggio sopra le righe e sketch memorabili.

Il suo alter ego Tony Clifton, condiviso con l'amico Bob Zmuda, le sue partecipazioni al Saturday Night Live, gli incontri di wrestling esclusivamente contro donne, sull'onda di provocazioni maschiliste e gratuite erano i suoi tratti distintivi.In un certo senso kaufamn anticipa ingenuamente le macchinazioni di spettacolo a cui oggi siamo tutti abituati.Le telerisse, gli "happening" così accademicamente definiti.

Personalmente non ho mai amato il Carrey comico. Ace Ventura non i fa(ceva) ridere, e ammiravo Carrey solo come "Faccia di Gomma", sorannome che accompagnò ahimè questo attore per gran parte degli inizi dela sua carriera.Poi sono arrivate , timidamente, le prime dimostrazioni della bravura di questo attore, che va ben oltre il verso e la faccia deformata. "The Truman Show" è stato, per me il punto di svolta.In "Man on the Moon" Carrey dimostra di avere la sensibilità necessaria per arrivare a toccare con delicatezza una vasta gamma di corde emotive. Forse un innata sensibilità che lo accomuna al compianto Kaufamn, forse _davvero_ l'estrema versatilità di questo interprete, fatto sta che Carrey brilla in ogni sguardo, movenza e posa che (di nuovo) forse per la prima volta non sono mai gratuite o eccessive.

Ad impedire il facilissimo rischio che il film potesse scivolare in un "One-Man (on the Moon) Show" ci pensa il cast che fa da contorno al protagonista.Un Danny De Vito anch'esso così amabile quando non smacchietta, intenso seppur delicato, un Paul Giamatti che è semplicemente imbarazzante per la sua bravura, e a sorpresa una Courtney Love che evidentemente investe molte del suo persnale nel ruolo della moglie di una personalità eccentrica e sopra le righe.

Colonna Sonora firmata dai R.E.M., da cui il film mutua anche il titolo, già utilizzato da Stripe&Co. per un singolo contenuto in "Automatic For The People" uscito alcuni anni prima del film;singolo dedicato proprio allo scomparso Andy Kaufman.

Tutte le carte in regola per essere un film da guardare in qualsiasi momento, con gli amici, o da consigliare ai genitori.Un esperienza che ripaga ampiamente del tempo investito, lasciandoti a fine del film lo stesso amaro e nostalgico sorriso che si dipinge sul volto di Giamatti, De Vito e Love davanti all'esibizione dell'ennesimo Tony Clifton.

"Now Andy, did you hear about this one? Tell me, are you locked in the punch? Hey Andy, are you goofing on Elvis? Hey baby, are we losing touch? If you believed they put a man on the moon, man on the moon If you believed there's nothing up my sleeve, then nothing is cool"


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